IL MONDO E' COME UNO SPECCHIO

Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.

domenica 25 ottobre 2009

Modena, la pallavolo e la vita

Vivo e lavoro a Modena da circa 7 anni.
Gioco a pallavolo (prima a Torino e ora qui nel torneo misto del CSI) dal 1972.
Ho visto molte partite di serie A e della Nazionale italiana, ma lo spettacolo che si vede a Modena legato a questo sport non è paragonabile a quello di nessuna altra piazza italiana.
Ieri pomeriggio ho assistito ad una grande sfida: Trenkwalder Modena (www.pallavolomodena.com) contro Bre Banca Lannutti Cuneo.
Come sempre a Modena la vincitrice della gara è stata la pallavolo. Grande cornice di pubblico, spettacolo non solo di sport, ma anche di partecipazione, entusiasmo e competenza.
In nessuna altra città italiana la pallavolo è così apprezzata e seguita. Modena ha sicuramente il record italiano per numero di società e squadre in rapporto al numero di abitanti, e i quotidiani più letti ("La Gazzetta di Modena" e "Il Resto del Carlino") dedicano giornalmente da una a tre pagine (a seconda dell'importanza degli eventi) a questo sport. Per quanto riguarda la gara, questa volta ha vinto Cuneo, ma la partita è stata molto più equilibrata di quanto non dica il conto dei set (3-0).
Nei primi due set, vinti ai vantaggi, Cuneo ha avuto quel qualcosa in più per volgere l'ago della bilancia a suo favore: maggiore continuità (soprattutto in ricezione e quindi in attacco) e incisività in battuta. Il terzo set ha poi visto Modena mollare un po' anche psicologicamente, di fronte ad un Cuneo che non sbagliava nulla non denunciando il minimo cedimento.
Ma al di là di quanto avvenuto in campo volevo spezzare una lancia anche da questo blog in favore di questo sport (indi di chi lo pratica e di chi lo apprezza).
E' uno sport oltre che spettacolare anche molto educativo, direi quasi "sociale".
Lo si nota anche dal livello del suo pubblico e dalla compostezza e serietà di chi lo gioca.
Nulla a che vedere con il calcio nostrano, purtroppo eccessivamente propagandato e fagocitante tutti gli altri.
Personalmente le poche volte che prendo in mano la Gazzetta dello Sport, inizio sempre dal fondo, dove si parla dei cosiddetti "sport minori". La pallavolo ne fa parte.
Al calcio si dedicano l'80% circa delle pagine, al resto vanno le briciole... tuttavia, proprio questa sproporzione può dare l'idea di come sia meritorio dedicarsi e appassionarsi ad altri sport e alla pallavolo. Occorre cercare, volerlo fare, entrare nel merito....
La stessa ragione che tanti anni fa mi portò ad appassionarmi a questo sport e a praticarlo con passione per tanti anni.
La scelta iniziale fu fatta col cuore e solo dopo anni riuscii a capire quali erano le ragioni di tanta passione.
Ho tentato di spiegarle in un breve saggio che scrissi anni fa.
La pallavolo esalta le caratteristiche costruttive che sono la quintessenza dello sport di squadra. In pochi altri sport collaborazione e cooperazione sono così importanti.
Se si assiste ad una partita come quella di ieri sera si può notare come dopo ogni punto, e spesso alla chiusura di ogni azione a prescindere dall'aver fatto punto, tutti i giocatori si riuniscano in mezzo al campo abbracciandosi e scambiandosi pacche sulle mani. Questo ritrovarsi insieme, questa coralità di esultanza, non è casuale ma è mirata e propedeutica ad uno scopo fondamentale e ben preciso: da soli non si vince, solo grazie all'apporto di ognuno, uniti in ogni azione, solidali e coesi, si può raggiungere la vittoria.
I grandi allenatori lo sanno e pretendono questo continuo atteggiamento costruttivo e solidale dai loro giocatori. In pochi altri sport (se non nessuno) succede qualcosa di simile.
Perché questo? Perché la pallavolo è sport di tali sottili equilibri psicologici la rottura dei quali può portare una squadra più forte e vincente fino ad un certo punto, a perdere poi il bandolo fino a perdere l'incontro? Perché la pallavolo è sport cosi socialmente educativo?
Vi sono due ragioni principali: la rete che divide le squadre e la impossibilità di prolungate azioni personali (potremmo definirlo lo sport "democratico" per eccellenza).
La prima è il presupposto che impone alle squadre di trovare DENTRO di loro la forza per battere l'avversario. Non attraverso azioni singole rivolte all'esterno, ma con una costruzione corale che porta all'espressione dell'attacco o della difesa. E' l'emblema di come dovrebbe funzionare qualsiasi organizzazione umana. Se la solidarietà si interrompe, se la paura di perdere serpeggia, se l'insicurezza si fa strada in uno o più giocatori, tutta la squadra ne subisce un danno, fino a poter non raggiungere l'obbiettivo prefissato.
La seconda ragione fa sì che non siano possibili i personalismi, ognuno dei giocatori ha il medesimo tempo a disposizione per influire sull'azione, un tocco, qualche decimo di secondo, un attimo in cui può dipendere dal compagno che gli passa la palla o favorirlo al meglio affinché il tocco successivo sia efficace.
Per riuscire al meglio con così poco tempo a disposizione occorre massima concentrazione, attenzione estrema, riflessi prontissimi. Basta un nonnulla per influire nella concatenazione degli eventi. La squadra più equilibrata, tranquilla, cooperante, riesce a mettere i suoi giocatori in una condizione migliore per esprimersi.
Per queste e per altre ragioni che non starò ad analizzare in questa sede, ritengo (in questo sostenuto da molti educatori ) che la pallavolo sia uno sport particolarmente educativo, adatto a formare individui socialmente evoluti.
In sintesi giocare a pallavolo potrebbe essere visto come uno spaccato di vita, una vita vissuta nella sua essenzialità: la necessità di agire e competere con le altre organizzazioni in modo sano e rispettoso delle regole, l'importanza dei rapporti positivi con i compagni, la solidarietà basilare per ottenere risultati, la necessità di trovare all'interno la forza per esprimersi al meglio, non prevaricando o influendo in modo magari anche scorretto sulle azioni altrui... eccetera.
Scusate se mi permetto di paragonare la pallavolo alla vita, ma mi pare così naturale!
Uno spaccato di vita concentrato, semplice, essenziale, più puro, senza i mille condizionamenti ricevuti durante la nostra esistenza.
Un esempio da seguire in una società sempre più confusa e incapace di esprimere valori etici e culturali positivi e atti a rendere l'esistenza "degna di essere vissuta".
Rimane comunque il fatto più significativo, qualcosa che nel tempo rimane e che, malgrado si faccia di tutto per soffocarlo, emerge con chiarezza: applicando virtù, aspetti e regole che ti portano a vincere nella pallavolo, si può avere successo anche nella vita.

Per chi volesse approfondire:
La Pallavolo e la sua filosofia

5 commenti:

chiara sabba ha detto...

Bello, si hai ragione anche se SAI COSA PENSO: MEGLIO IL TENNIS,scherzo, bè, sicuramente tra gli sport di squadra è il più educativo e democratico....grandeeeeeeeeeeeee!!!!

Sara ha detto...

Bellissimo! Ottima e stimolante lettura! Consiglio anche a chi fosse interessato ad aprofondire "La pallavolo e la sua filosofia". Saluti!

Unknown ha detto...

caro mauri come sempre hai centrato il punto e lo hai messo"su carta" con sintesi e chiarezza.
speriamo non sia altrettanto chiaro ai tuoi compagni di squadra atrimenti i prossimi derby saranno duri x noi
ciao da roby

mausab ha detto...

Ciao a tutti voi e grazie per l'interesse!
La pallavolo è veramente un grande sport...
Per Roberto:
chiunque vincerà tra noi non toglierà di sicuro nulla al nostro piacere a praticare questo sport e alla sua bellezza e utilità.

Abbracci a tutti voi. m

Anonimo ha detto...

Ciao! Hai pensato di dedicare una sezione di questo blog alla pallavolo? Sarebbe interessante sentire i tuoi commenti, per lo men qualche volta... Oggi ho sentito alla radio che l'anno prossimo l'Italia ospiterà i mondiali di volley (questoin realtà già lo sapevo) e che giocherà in un primo girone "meno impegnativo" di altri, a detta dello stesso anastasi. Anche a MO si terranno molto importanti partite: non vedo l'ora!! Saluti. S.