Legittimo insabbiamento

Il 18 giugno 2010, Aldo Brancher (ex prete paolino e braccio destro di Don Emilio Mammana, il sacerdote che ha aperto il primo ufficio pubblicità di "Famiglia Cristiana" ed ha portato il settimanale dalle parrocchie ad essere uno dei periodici italiani più venduti, ex dirigente Fininvest, e deputato del PdL), è stato nominato Ministro per l'Attuazione del Federalismo Amministrativo e Fiscale.
Mi sono detto: "Che strano, che ministero è?".
Scopro oggi (perchè non sono abbastanza informato) che il neoministro è imputato a Milano in uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi.
In Italia è da poco stata varata la legge del cosiddetto "legittimo impedimento" che consente ai ministri di rinviare le udienze.

Aldo Brancher, nemmeno una settimana dopo essere stato eletto ministro, si richiama a quella legge, e non si presenta al processo.
Un politico rinviato a giudizio viene fatto ministro in modo da cucirgli addosso la corazza dell’impunità ad personam.
Ciscuno tragga le sue conclusioni.
In qualsiasi stato del mondo una cosa del genere crerebbe sconcerto e indignazione.
Il partito nel quale accadesse una roba del genere perderebbe consensi a milioni.
In Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti un ministro sfiorato dal sospetto si dimette.
In Italia?