IL MONDO E' COME UNO SPECCHIO

Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.

giovedì 1 aprile 2010

Le ragioni della sconfitta del centro-sinistra

Le regionali di domenica e lunedì ci raccontano di un Paese dove i cittadini hanno sempre meno voglia di partecipare alle scelte pubbliche e dove i due maggiori partiti hanno subito una significativa battuta d’arresto.
Pur avendo avuto il PDL una flessione più significativa essa è stata compensata dalla Lega che complessiavamente, pur in presenza di una diminuzione di votanti, ha mantenuto i suoi voti in valore assoluto esprimendo la performance cui abbiamo assistito (se il denominatore diminuisce -a parità di voti- la percentuale aumenta).
Nel centro-sinistra avviene più o meno la stessa cosa per l'IdV.
La flessione del PD mi pare invece più preoccupante.
Complessivamente la coalizione di centro-sinistra perde dieci punti percentuali rispetto alle precedenti regionali e stenta a mantenere i livelli minimi raggiunti nelle tornate precedenti.
L’imporsi di nuove formazioni (i “grillini” su tutti) in regioni che storicamente premiano la sinistra dovrebbe suonare come un campanello d’allarme ed essere stimolo all'autocritica.
In Piemonte la Bresso ha perso per soli 9.000 voti. Il 4% dei voti (69.448) sono andati al partito di Grillo.
A livello nazionale i voti della lista di Grillo sono il doppio della Federazione della sinistra, per esempio, il che è tutto dire: la sinistra (Rifondazione + PdCI) che un tempo non lontano aveva il 10% arretra rispetto a tutte le consultazioni precedenti, ottenendo addirittura meno voti di una lista di protesta con caratteristiche qualunquiste che si presenta per la prima volta!
A ciò si aggiunga che molti astenuti si trovano proprio dalla parte del centro sinistra, per la semplice ragione che questi elettori si sentono sempre meno rappresentati da una sinistra che rincorre il centro, non trovandolo, e che poi per questa ragione perde voti a sinistra.
Credo che ormai sia chiaro a tutti che una situazione che vede sempre e solo una parte "contro" gli avversari non funziona, ovvero funziona per gli elettori di centro destra, ma non per gli altri che si aspettano ragionamenti costruttivi e programmi seri "a prescindere".
Parlare solo genericamente di "crisi sottovalutata" non basta: servono precise indicazioni ridondate e proclamate ad ogni piè sospinto.
Occorre riappropiarsi dei valori fondanti di vicinanza alle classi deboli e al lavoro dipendente: le statistiche dicono che il partito più votato dagli operai è il PdL!
La sinistra deve cercare di capire dove sbaglia, perché non c'è dubbio che sbaglia se nel momento di più grave crisi del sistema capitalistico la frangia più schierata contro di esso (Fed. della Sinistra) quasi scompare dalla scena politica.
Cosa deve fare la sinistra per riconquistare la fiducia della popolazione, per darsi un progetto coerente, per tornare ad ispirare fiducia, entusiasmo, speranza in un mondo migliore, per ricostruire una società civile, un tessuto solidale, e per dare a questa società e a questo tessuto, che pure esistono, forma e voce?
La risposta è ardua. La sola certezza è che non è semplice. Occorrono innanzitutto volti nuovi e idee chiare. Si vedrà qualcosa in questo senso?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Noi sappiamo solo che sarebbe vitale per la salute della democrazia riuscire a motivare nuovamente tutti coloro che si sentono ormai delusi o irrilevanti. E che sono troppi.

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