Il Ministero della Cultura Popolare, nel Governo Italiano del Regno d'Italia nel famoso "ventennio", fu conosciuto con l'acronimo MinCulPop o Min.Cul.Pop.
Aveva compiti di controllo e organizzazione della propaganda del fascismo. Venne istituito dal governo di Mussolini il 22 maggio 1937, ma in realtà l'organo politico era già operativo dal 1925.
Il MinCulPop aveva l'incarico di controllare ogni pubblicazione, sequestrando tutti quei documenti ritenuti pericolosi o contrari al regime e diffondendo i cosiddetti ordini di stampa (o veline) con i quali s'impartivano precise disposizioni circa il contenuto degli articoli, l'importanza dei titoli e la loro grandezza. Il MinCulPop non si occupava solo del controllo della stampa ma, in generale, si occupava della propaganda di regime, filtrando e proponenendo esclusivamente materiale gradito al governo e in linea con le direttive fasciste.
Il paragone (l'idea originale è di G. Zucconi condirettore di Repubblica) con il TG1 del prode Minzolini è forse un po' esagerato, ma esclusivamente per il fatto che il TG1 non è un ministero, mentre invece lo è perfettamente nel modo di proporre notizie, sia nel merito che nel metodo.
Ieri ho voluto di nuovo, dopo un po' di tempo, dare un'occhiata al nostro TG più visto (ahimè!), sia la sera che alle 13.30.
Ho avuto la riprova che, ad ogni edizione, quello che dovrebbe essere il primo e più serio TG italiano, è un proliferare incredibile di notizie per lo più grottesche e inutili...
Dopo pochi minuti di notizie, quelle più importanti di cui non può non parlare (e vediamo dopo come) inizia una sequela indefinita di servizi di costume e/o comunque di dubbio interesse.
Si può sentire parlare:
dell'imporanza dei gelati con il caldo incombente (un tempo si mandavano gli inviati sui teatri di guerra, ora si mandano nelle gelaterie!);
delle mutande scontate per chi si presenta in bikini in un negozio a Madrid;
di vulcani come mete turistiche;
di Naomi Campbell che piange in TV;
della corsa ad ostacoli delle pecore;
di come si diventa maggiordomi;
della nuova pratica ginnica del "parkour" che impazza su internet (con notizie e filmati delle palestre in cui si insegna);
ecc.
Ovviamente scegliere queste notizie invece di altre più importanti ha un significato soporifero che non può sfuggire: con questa scelta, di fatto, il giornale di Minzolini sceglie di non raccontare più il Paese. E per non dare conto della realtà deve dedicare sempre più spazio a notizie che definire leggere è poco.
Non per niente a marzo 2010 i giornalisti della redazione che non erano d'accordo con la linea editoriale sono stati "epurati" addirittura ricorrendo ad una lettera di sostegno al direttore che doveva essere firmata da tutti e i cui non firmatari sono stati allontanati (approfondimento); recentemente poi, anche il più famoso mezzobusto del TG1, Maria Luisa Busi, si è dimessa dalla conduzione.
Per quanto riguarda le notizie che non può fare a meno di dare, il TG1 sceglie con cura il modo in cui darle, come io stesso ho potuto di persona vedere.
TG del 1-7 13.30: le notizie economiche sono due, come si vede nei giornali, una di fonte confindustriale, sulla crescita timida della produzione industriale dell'1,1 sul mese di maggio e del 10% su maggio 2009, che è stato l'anno più nero. Ovvio che ora c'è un miglioramento, ma, se nel 2009 la produzione è crollata del 20% il dato è sempre pesantemente al di sotto di quello che era nel 2008. In ogni caso si sta parlando di un dato puntuale mensile, non della produzione di un anno.
Su base mensile possono esservi forti oscillazioni e il dato che conta è sempre quello progressivo annuale. E, per quanto autorevole, la fonte non è l'ISTAT, ma un organismo di parte.
Ad aprile l'Istat diceva che la variazione della media del trimestre febbraio-aprile rispetto a quella dei tre mesi precedenti era pari all'1,4 per cento. Noi lavoratori possiamo a nostra volta ben toccare con mano quanto la situazione sia ancora negativa.
L'altra notizia, proveniente invece dall'ISTAT, organismo autonomo indipendente dal governo o dalla Confindustria, riguarda il crollo gli investimenti nel 2009: -12,1%! Peggio della crisi del '93
(peggior dato dall'inizio della serie storica nel 1970 e segue il calo del 4% già registrato nel 2008. Il dato più disastroso è quello del settore industriale con -14,9%).
In realtà la produttività italiana è in costante declino e la mancanza cronica di investimenti si aggrava ancora di per sè impedendo aumenti reali della capacità produttiva (analisi).
Cosa fa il nostro minzculpop-TG1?
Un bel cartello con la produzione industriale con scritto grosso l'incremento dell'1,1% su maggio e del 10% nel confronto annuo.
E nessun cartello ma solo un breve accenno del telecronista al crollo degli investiment.
Non c'è altro da dire.
E poi la ciliegina finale:
la manovra di Tremonti prevede gli aumenti delle tariffe di tutti i pedaggi autostradali e l'aggiunta di pedaggi nuovi per strade ANAS, su cui tutte le associazioni dei consumatori hanno già protestato, sia per l'iniquità (tassa non proporzionale al reddito che colpisce in particolar modo i pendolari) che per la consistenza. E' una notizia che riguarda tutti gli italiani.
Cosa si inventa il TG1?
Prima di tutto ne parla solo verso la fine e poi cosa ci dice il giornalista: "I dettagli verranno dati nel consueto TG economia che seguirò questo telegiornale" (come se non colpissero tutti gli italiani e fosse solo un problema di imprese...!) che arriva dopo la pubblicità. Un approfodimento che normalmente guardano ben in pochi, ancor di più se dopo essersi stancati per mezz'ora a prestare attenzione alle notizie più inutili...
Nel recente passato poi sono famose le notizie riguardanti processi Dell'Utri e Mills:
- Come ti assolvo Dell'Utri: http://www.youtube.com/watch?v=ufZTK0QvT_o&feature=player_embedded
- Come Mills veniva definito "assolto" (con frasi tipo "trionfo della giustizia") mentre invece si trattava di prescrizione: http://www.youtube.com/watch?v=FwtyRsCKSTw&feature=related
O quando tutta la redazione si espresse contro l'editoriale di Minzolini che censurava la manifestazione sulla libertà di stampa:
http://www.youtube.com/watch?v=JeCUMEjqh8A&feature=related
Non rimane altro che non informarsi più con i TG in genere e il TG1 in particolare.
Meglio internet per chi ce l'ha o i quotidiani (per chi ha voglia di leggere).
E il resto? Purtroppo è -ancora- la maggioranza.
Post precedenti sul prode Augusto:
Esiste la libertà d iinformazione in Italia?
Minzolini: chi era costui?
Riflessioni su immagini e fatti tratti dall'esistenza quotidiana individuale e dalla società. Dice Lo Specchio: "Perché non speculare condividendo le mie riflessioni?"
IL MONDO E' COME UNO SPECCHIO
Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.
venerdì 2 luglio 2010
Minzculpop ovvero attenti al TG!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento