IL MONDO E' COME UNO SPECCHIO

Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.

martedì 16 novembre 2010

Oscurato il sito di controinformazione ITALIA TERRA NOSTRA a causa di rivelazioni sulla Barilla

Il sito del giornale on line ITALIATERRANOSTRA è stato oscurato. 
Non entriamo nelle vicende tecnico-processuali, di cui si può trovare traccia anche nei commenti a questo post, tuttavia, senza entrare nel vivo di quanto le pressioni di una multinazionale abbiano giocato, si può certamente affermare che l'azione di Lannes è stata dirompente al punto da creare i presupposti dell'oscuramento.

A monte ci sono le rivelazioni fatte da Lannes con una prima inchiesta relativa al massiccio utilizzo di Eternit all’interno delle coperture dello stabile della Barilla di San Nicola di Melfi, ed all’ingombrante presenza – ad un centinaio di metri dall’impianto – dell’inceneritore di rifiuti Fenice, di proprietà dell’Edison, società sostanzialmente in mano all’Edf, il colosso francese dell’energia nucleare (cliccare qui per approfondire) e poi una seconda inchiesta sulla presenza della famiglia Anda-Bührle – noti produttori e trafficanti d’armi per le dittature di mezzo mondo –  all'interno delle quote azionarie della società e a ricoprire ruoli istituzionali per la multinazionale dei prodotti da forno stessa.
Si riporta di quest'ultima un breve stralcio:
"... Il marchio italiano non è solo pasta e tarallucci del Mulino Bianco, bensì una "magica unione" di finanziatori ed alleati, soprattutto produttori di armi: ad esempio il micidiale cannone 20 millimetri (Oerlikon) adottato con furore da Hitler e in seguito dai dittatori di mezzo mondo. Anda-Bührle e Barilla: una saga di famiglie d’altri tempi. Generazioni e identità accomunate dal senso della produzione e vendita al miglior offerente, ingraziandosi il consenso popolare mediante pubblicità dilagante sui mass media. Occhio, non è tutta d’un pezzo la proprietà: la ditta parmigiana in attività dal 1877 non è quotata in borsa, ma vanta un socio storico imbarazzante. Per dirla con uno spot che addomestica le coscienze: 'Scopri il mondo di casa Barilla, iscriviti e diventa protagonista”' Detto e fatto: gratta… gratta vai a fondo. L’accordo della serie latina “pecunia non olet”, risale al passato remoto, appena sbianchettato. Infatti, nell’anno 1979 Hortense Bührle (maritata Anda) - figlia di Emil Georg (al soldo di Hitler) e sorella di Dieter (responsabile della morte in Africa di milioni di innocenti, prevalentemente donne e bambini, come accertato dall’Onu) nonché madre dell’ingegnere Gratian - investe 10 milioni di dollari per acquistare il 15 per cento della nota marca emiliana. La Barilla è a caccia di denaro fresco: ha bisogno di iniezioni in moneta sonante senza andare troppo per il sottile. Hortense (nata il 18 maggio 1926, originaria di Ilsenburg am Harz, ma naturalizzata a Zurigo nel 1937) ha sposato nel 1964 il pianista Géza Anda. Nel 1969 la gentildonna ha un figlio di nome Gratian, che in seguito diviene ingegnere elettronico, nonché consulente di direzione della McKinsey. Secondo il Dizionario Storico della Svizzera (Historisches Lexikon der Schweiz, Band, 1, 322) la signora è a tutti gli effetti:
«Coerede e grande azionista del gruppo industriale Bührle, dal 1956 ha fatto parte dei consigli di amministrazione della Oerlikon-Bührle Holding AG, della Bally International AG e della Ihag Holding AG»....".
Gianni Lannes ha approntato un blog di emergenza al seguente indirizzo: http://congiannilannes.blogspot.com/  dove si trova tutto il resto della sua inchiesta.

VORREMMO TESTIMONIARE LA NOSTRA SOLIDARIETA' A GIANNI LANNES E ALLA SUA AZIONE CIVICA, SVOLTA SEMPRE  CON ALTO SENSO DI RESPONSABILITA', ATTRAVERSO INCHIESTE DOCUMENTATE E CORAGGIOSE. 
RICORDIAMO CHE LA RIAPERTURA DELL'INCHIESTA SULL'AFFONDAMENTO DEL "FRANCESCO PADRE" E' AVVENUTA GRAZIE AL SUO LAVORO DI INDAGINE E CHE IL BLOG ITALIATERRANOSTRA ERA UNA SENTINELLA VIGILE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE NON SOLO PER LA PUGLIA MA PER L'ITALIA INTERA.  
DIFFONDIAMO QUESTA NOTIZIA E DIFENDIAMO LA LIBERA INFORMAZIONE!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

VERGOGNA MAFIOSI E POLITICI, riaprite il sito di Gianni Lannes!!
Su' la testa.
Facciamoci sentire

Anonimo ha detto...

vergogna anche a lannes che racconta storie GONFIATE solo per gonfiare il personaggio che si è abilmente costruito!!!!

Anonimo ha detto...

Monicelli diceva di non avere speranza ma avere FIDUCIA e una vecchia pubblicita che diceva " galbani vuol dire fiducia" ricordiamoci che multinazionali come la galbani e la BARILLA mettono in commercio ALIMENTI che noi MANGIAMO e se facciamo questo diamo completa FIDUCIA nel prodotto e se questo viene a mancare la si TOGLIE LA FIDUCIA...E NON SI OSCURA IL SITO ITALIATERRANOSTRA!!!!!!! VERGOGNAAA!!!!

mausab ha detto...

Per secondo commento: dai, cerca di farti furbo, cosa ci guadagnerebbe Lannes ad essere perseguito e rischiare la vita?
Non facciamo d'ogni erba un fascio. Questo è berlusconismo bieco.

Anonimo ha detto...

A tutti coloro che hanno commentato credo che dobbiate leggere un pò questo:

http://stashbox.org/1044076/qazxsw.jpg

mausab ha detto...

Questo link porta ad una foto di pagina e non ad una vera pagina internet dalla quale poter poi verificare tramite i link suggeriti. Se ci potessi fornire la pagina... grazie
Io per ora dico solo che Lannes è stato oscurato, i supposti oggetti dei suoi strali no. Oltra al fatto che Lannes non mi pare avesse tutto sto seguito, nemmeno lontanamente paragonabile a Vendola... comunque, attendiamo link...

Anonimo ha detto...

Informarsi please!
Le cose scritte nell'articolo a questo link
http://stashbox.org/1044076/qazxsw.jpg
stanno risultando veritiere.
Su emule è possibile scaricare il video citato nell'articolo

Anonimo ha detto...

tutto vero, ho trovato su emule il video citato nell articolo.
VERGOGNA LANNES!

Anonimo ha detto...

gianni lannes sta mentendo a tutti sul "caso" barilla italiaterranostra. basterebbe togliersi le fette di prosciutto dagli occhi per rendersene conto!

mausab ha detto...

http://www.decretino.it/wordpress/dove-c%E2%80%99e-barilla-c%E2%80%99e%E2%80%A6-amianto.html

Dove c’è Barilla c’è…. amianto!
ARTICOLO DI HELENE BENEDETTI · 11 DICEMBRE 2010

Mi sono occupata spesso di divulgare i contenuti del sito di Lannes, perché provo una grande stima per il suo lavoro, perché ci conosciamo un pochettino e perché ci siamo sentiti spesso per motivi di “divulgazione”…

Negli ultimi tempi ho trovato il suo sito “spento”, pensavo che forse lo stavano spostando, o stavano facendo modifiche. Ho aspettato, forse troppo. Questa mattina mi sono decisa a prendere il telefono e a chiamarlo; una persona sotto scorta non può sparire per tutto questo tempo, e con amara sorpresa, ho saputo che il sito è stato rimosso illegalmente. Qui sotto le parole di Gianni Lannes:

“La Barilla dei noti fratelli delega il professor avvocato Vincenzo Mariconda con studio a Milano per il lavoro sporco. Invece di rimuovere l’amianto fuorilegge (legge 257/1992) che imbottisce lo stabilimento di merendine e biscotti a San Nicola di Melfi in Lucania, tentano illegalmente di far cancellare il sito del giornale online ITALIA TERRA NOSTRA. Invece di denunciare alla magistratura per l’eventuale reato di diffamazione a mezzo stampa, tutto da dimostrare o citarci in giudizio in sede civile per un risarcimento danni, chiedono ad Aruba di oscurarci. Questa è la democrazia di chi è socio degli Anda-Buhrle (dall’anno 1979), noti soggetti trafficanti a livello internazionale di armi e ordigni. Se si tiene ad una voce libera è il momento di agire nel solco della legalità per rivendicare concretamente il diritto alla libertà di espressione. Tra l’altro sul caso sono state presentate diverse interrogazioni ancora senza risposta dal governo Berlusconi. BOICOTTIAMO LA BARILLA. SOS: pubblicate sul web e diffondete le inchieste di ITN sull’amianto alla Barilla di San Nicola di Melfi.”

Intanto quest’articolo girerà il web in lungo e in largo, mi occuperò personalmente con tutte le mie forze di divulgarlo quanto più riuscirò tramite amici, blogger, resistenti, Agende Rosse, siti e testate giornalistiche. Non è una minaccia, è un avviso. Consiglio alla Barilla di bonificare al più presto perché Gianni Lannes non è solo, e nemmeno io sono sola. La rete fa rete, e sulla Barilla c’è ancora talmente tanto da dire che l’unico modo per tappare le bocche è quello di mettersi in regola!

Helene Benedetti

mausab ha detto...

http://www.tirrenonews.it/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=1316:lannes-non-crede-a-nessuno-nemmeno-a-fonti&catid=84:ambiente&Itemid=461

Lannes non crede a nessuno, nemmeno a Fonti
VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2010 00:09 ANDREA MARCHESE

Il coraggio ed il silenzio: l’Italia ha bisogno di verità. Ormai Lannes sta attirando su di sé l’attenzione di noi tutti. E lo fa con la sua voce serena , lieve mentre dice al contrario cose forti, quasi terrificanti. L’Italia un paese di tutti e senza nessuno che lo difenda. L’Italia un paese dove si incrociano i poteri di Stato ed Antistato . Un paese dove quasi tutti sono tesi a mentire, a nascondere, a celare. Ed ecco che Lannes mostra le prove che la nave davanti a Cetraro non è il Catania. Secondo quanto afferma il Catania è affondato nel golfo di Napoli. Ed è evidente che non può essere affondato due volte!! Ed allora se il Catania è affondato nel golfo di Napoli non può essere affondato davanti a Cetraro. Sembra evidente, salvo che non si sposti la Calabria e Cetraro nel golfo di Napoli. Ma se è dimostrato che il Catania non è la nave trovata davanti a Cetraro quale nave è quella indagata? E sorprende questo assoluto, totale silenzio delle autorità che pochi mesi fa hanno affermato che la nave di fronte a Cetraro era il Catania. Sorprende ed atterrisce. Ma non basta. Lannes smentisce tutti, anche il pentito dalle cui rilevazioni era cominciato tutto. Egli sostiene che la tesi di Fonti, è infondata : «Le navi - spiega - non si fanno saltare con l’esplosivo: basta aprire i Kingston ( nella foto), e la nave cola a picco».Che storia! Ed il bello sembra sia ancora da venire! Dopo le elezioni Lannes, nel mese di aprile, presenterà i risultati di una ricerca sulle navi dei veleni nella sede della stampa estera, a Roma: «Ho un gruppo di giornalisti, e presenteremo questa ricerca dopo le elezioni regionali, per non farci strumentalizzare da nessuno».

Quanto vorremmo sapere la verità su queste navi dei veleni che Lannes sostiene siano almeno 180 affondate tra Tirreno, Adriatico e Jonio. Aspettiamo impazienti il mese di aprile.

mausab ha detto...

http://tuttoilresto-noia.blogspot.com/2011/01/gianni-lannes-il-giornalista-onesto-e.html

MARTEDÌ 4 GENNAIO 2011

Gianni Lannes il giornalista onesto e coraggioso che vogliono insozzare
Vogliono insozzare la specchiata onestà e professionalità di un giornalista libero e coraggioso. Vergogna!!! Con vero piacere ospito sul mio blog questo scritto del mio amico e collega Gianni Lannes, un diamante in mezzo ai tanti culi di bottiglia dell'informazione. Infine posso testimoniare, in quanto facente parte del gruppo di Rinascita Civica e Vigiliamo, di Etta Ragusa, che il nostro Gianni non ha preso un centesimo, lo posso anche sottoscrivere, quindi chi dice questo sa di mentire e bleffare.
(…)

Gianni Lannes è un ciarlatano? Allora fuori le prove! L’anonimato di chi mi spara addosso pur di denigrarmi a tutto spiano rende ancora più credibile il risultato del mio documentato lavoro giornalistico. Non ho padroni, né padrini o sponsor: sono un uomo libero.
Procediamo per ordine.

1) Screditare Vendola e sostituirlo? Follia pura. Uno dei tanti tentativi di mercificare il mio lavoro è stato quello di creare una pagina su facebook, intitolandola SENZA IL MIO CONSENSO “Gianni Lannes governatore di Puglia”. Appena ne sono venuto a conoscenza ho smentito pubblicamente e i diffidato i titolari di facebook. Oltretutto non mi sono candidato mai in nessuna tornata elettorale e non ho mai militato in un partito o in un sindacato. Da parte mia o di Italia Terra Nostra non è mai decollata alcuna campagna denigratoria nei confronti del guru di Terlizzi. Le inchieste sul malaffare sanità e sul “san Raffaele del mediterraneo” - un affare privato con denaro pubblico (vedi ricorso straordinario al presidente della Repubblica) hanno semplicemente smascherato Nichi, l’assessore regionale Pelillo, don Verzé e tutti i sodali di Berlusconi sotto mentite spoglie. Tant’è che l’8 settembre 2010, dopo una serie di inchieste pubblicate dal giornale Italia Terra Nostra, l’avvocato Paolo Ciaccia - socio di studio dell’assessore al bilancio Pelillo - è stato costretto a dimettersi dalla carica di presidente della fondazione “san Raffaele del mediterraneo”. Tant’è che la posa della prima pietra prevista ai primi di novembre 2010

(...)

3) Per le mie conferenze non ho mai percepito un compenso economico. Basta informarsi accuratamente presso tutti gli organizzatori spontanei sparsi in Italia e all’estero (l’ultima conferenza l’ho tenuta a Grottaglie, organizzata dal comitato vigiliamo sulla discarica (la prof. Ssa Etta Ragusa, nota e stimata pacifista italiana potrà offrire utili ragguagli a tale proposito). Quanto ad ITN i magri introiti (in un anno e mezzo meno di stipendio di un operaio) versati alla luce del sole dai lettori su una carta “poste pay” ( di cui è titolare la sig.ra Isabella Antonacci) sono serviti a pagare le spese di gestione della testata. Per il mio lavoro di ricerca sul campo ho investito circa 20 mila euro solo nell’anno 2010 e sovente denaro ad associazioni che lottano realmente per il bene comune.

(...)

Nonostante tre attentati e le minacce di morte estese anche alla mia famiglia, sopravvivo protetto a vista dal 22 dicembre 2009 dalla Polizia di Stato (la mia casa è sorvegliata invece dai carabinieri). Sempre nel 2010 ho conseguito il premio internazionale all’impegno sociale intitolato alla memoria di Rosario Livatino e Antonino Saetta (due magistrati assassinati dalla mafia).
(...)

Se non basta attentare alla vita per tentare di mettermi a tacere, allora si ricorre al fango. Alla prossima occasione si inventeranno che mangio i bambini. Eppure smaschero solo i bugiardi come Vendola o Berlusconi che sopravvivono da parassiti alle spalle di tutti noi!
gianni lannes

mausab ha detto...

Caro anonimo,
innanzi tutto scrivi chi sei se vuoi che le tue frasi abbiano un minimo significato e possano essere prese in considerazione. Troppo comodo sputtanare senza identificarsi! Questo solo fatto destituisce di fondamento ciò che affermi.
Credo che le 3 testimonianze libere che ho elencato sopra possano essere ben più probanti delle tue critiche offensive quanto celate.