IL MONDO E' COME UNO SPECCHIO

Osserva il modo in cui reagisci di fronte agli altri. Se scopri in qualcuno una qualità che ti attrae, cerca di svilupparla in te stesso. Se invece osservi una caratteristica che non ti piace, non criticarla, ma sforzati piuttosto di cancellarla dalla tua personalità. Ricorda che il mondo, come uno specchio, si limita a restituirti il riflesso di ciò che sei.

domenica 12 dicembre 2010

L’alcol, un tipo di spirito che non fa ridere

L’alcol è droga! Non dimentichiamolo.
Occorre che ognuno di noi se ne convinca.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) classifica l’alcol fra le droghe; è una droga giuridicamente legale, diversamente dalle altre droghe venduta liberamente quanto pericolosamente in qualsiasi bar o supermercato, ma è una sostanza molto tossica per la cellula epatica, più di molte droghe illegali, ed è causa di una dipendenza il cui grado è superiore rispetto alle droghe più conosciute.
Come tutte le droghe anche l’alcol ha un potere psicoattivo (è in grado cioè di modificare il funzionamento del cervello), la sua assunzione protratta nel tempo induce assuefazione (per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare la dose), può nel tempo instaurarsi un legame specifico che condiziona negativamente lo stile di vita della persona che ne fa uso, mettendone a rischio la salute fisica, psichica, familiare e sociale.

Riporto cosa scrive in proposito il portale di prevenzione anti-dipendenza Centro Narconon l'Albatros:
Con il termine alcolici si raggruppano tutte le sostanze che contengono alcol etilico: vino, birra, superalcolici.
L’alcol è farmacologicamente una droga che, secondo le dosi, ha effetti euforizzanti, disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre se assunto a lungo dà dipendenza.
La sindrome di astinenza è più drammatica di quella dell’eroina. Negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno delirio e convulsioni (delirium tremens).
L’intossicazione da alcol (ubriachezza) provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare, e soprattutto tendenza all’aggressività. Secondo le ricerche eseguite in tutti i paesi l’alcol fra tutte le droghe è quella che provoca il più alto livello di violenza verso sé stessi e verso gli altri.
Negli ultimi anni si è discusso molto e a lungo riguardo alcune tossicodipendenze ereditarie.
L’alcolismo si è detto essere talvolta un male di famiglia, ma non è stato mai trovato un gene connesso all’alcolismo o alla tossicodipendenza.


Secondo l’OMS l’Europa è la Regione dove si beve più alcol al mondo. Il consumo d’alcol per abitante è il doppio rispetto alla media mondiale.
Non si dimentichi nemmeno che circa l'80% dei nordamericani utilizzano una qualche forma di alcol in modo regolare.
L’alcol è il terzo fattore di rischio per i decessi e per le invalidità in Europa, e il principale fattore di rischio per i giovani.

Uno studio del 2007 condotto dal professor David Nutt dell’Università di Bristol e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet classifica l’alcol al 5° posto tra le droghe più pericolose e dannose (al 1° c’è l’Eroina, al 9° il Tabacco, all’11° la Cannabis, al 16° gli Steroidi, ecc). Il risultato è frutto di un nuovo sistema di classificazione che tiene conto oltre che della pericolosità della sostanza per l’individuo, anche della dipendenza che la sostanza genera e della pericolosità sociale di chi la assume. Si tratta in realtà più che di uno studio sulle sostanze in sé, di un’inchiesta tra intervistati qualificati: psichiatri specializzati in dipendenza da sostanze e ufficiali giudiziari o di polizia con comprovata preparazione scientifica.

Il vino, la birra, i liquori e le grappe, da sempre fanno parte della nostra cultura: con questa giustificazione si inizia ad avvicinarsi all’alcol già in età giovanissima (sempre prima) per poi crescere e vivere sempre a stretto contatto con questa sostanza. Le famiglie non ne fanno una tragedia se al rientro da una serata con gli amici i figli sono “allegri” o un po’ su di giri per aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Le scuole evitano completamente il discorso e non esistono campagne di informazione o sensibilizzazione sul tema. La piazza in generale, è ormai abituata ed accetta senza problemi tutte le occasioni in cui l’abuso dell’alcol si manifesta: di prima mattina con il bicchiere di bianco dell’anziano, a pranzo con il caffè corretto dell’operaio, di pomeriggio con la birra per “merenda” di qualche studente, prima di cena con l’aperitivo (che è sempre più pesante) e infine la sera con “chi più ne ha più ne metta”. Per non parlare dei molti film in cui il whisky e l'alcol sono pubblicizzati occultamente, o delle pubblicità liberamente proposte in TV.
L’alcol viene così celebrato ovunque: nelle feste, nelle sagre, nelle serate, nelle grigliate estive, addirittura nelle manifestazioni sportive (basti pensare ai tornei di calcio locali, tanto per fare un esempio), in qualsiasi occasione. Di ragazzi, che ormai senza alcol non si divertono, in giro ce ne sono tantissimi e sempre di più. Di morti, causati dall’alcol, in Italia ce ne sono 30mila all’anno e sempre di più. Per non parlare dei feriti e delle invalidità, per cui il costo sociale è enorme. Se fosse quantificato dovrebbe spaventare non solo i cittadini ma anche governi e organizzazioni sociali.

E’ una situazione gravissima, di cui pochi si rendono conto. Non si fa nulla (o comunque sempre troppo poco) per cambiare le cose. Il problema è di gran lunga sottovalutato e non c’è alcun segnale che faccia presagire un cambiamento.
Le amministrazioni (locali e non) per prime dovrebbero fare qualcosa a riguardo, soprattutto per informare la popolazione sui danni e i rischi che una sostanza come l’alcol può provocare. Spesso -al contrario- assistiamo invece a disinformazione, con gente che afferma pubblicamente che “l’alcol non è un droga ma una semplice bevanda” (è il caso di un Sindaco della zona del Cadore) è pericolosissimo: oltre ad essere scientificamente sbagliato, è un messaggio devastante per i giovani. Il fatto che l’alcol sia legale non significa che sia meno dannoso di sostanze illegali o che per questo si possa sottovalutarne gli effetti.
Ritengo sia inutile e sbagliato proibire o criminalizzare: bisogna piuttosto informare, diffondere consapevolezza su questi temi ed invitare tutti ad una maggiore responsabilità personale e sociale. L'emblema di questa responsabilità può essere espresso in termini di immaginazione visiva in scene con la contrapposizione tra l'allegra combriccola che si diverte sguaiatamente e la scena successiva con funerali e persone in ospedale a rischio di lesioni permanenti, oppure tra l'allegro bevitore quotidiano e la cirrosi epatica che lo porta al creatore in poco tempo...
Allora, perché l'alcol viene separato dalle altre droghe o non trattato come tale? La risposta è semplice, come sempre il colpevole è il denaro.
Gli americani spendono più di 90 miliardi di dollari in alcol ogni anno. Si tratta di una industria di massa con grandi società e grandi gruppi di pressione. Ogni anno l'industria dei liquori spende quasi 2 miliardi di dollari di pubblicità per incoraggiare il consumo di bevande alcoliche. Ogni anno, un giovane medio negli Stati Uniti è inondato con più di 1.000 spot pubblicitari sull'alcol. In Italia non siamo da meno.
Basta fare mente locale: il consumo di alcol è talmente diffuso da passare addirittura inosservato. E' questo elemento, da solo, a dirci molte cose, per chi le vuol sentire ovviamente.
Per approfondire:

Se bevi alcolici sei in realtà un consumatore di droga. L'alcol è una buona droga che permette di trascorrere bei momenti, ma non possiamo dimenticarci che è una droga come tutte le altre.
Coloro che sono favorevoli alla separazione dell'alcol dalle altre droghe vi diranno che la maggior parte delle persone che usano alcol lo fanno in modo responsabile o in modo "sociale". Questo è vero, ma l'alcol non è l'unica droga che viene utilizzata in modo responsabile. La stragrande maggioranza dell'uso di cannabis è fatto in modo responsabile. Lo stesso vale per la maggior parte delle droghe illecite tra cui cocaina, eroina, ecstasi, LSD e molte altre. L'uso irresponsabile è semplicemente non sostenibile per un lungo periodo di tempo.
L'alcol non solo è una droga, ma è una droga pesante. Può creare dipendenza ed è potenzialmente letale.
L'alcol può causare anomalie cellulari, ipertensione, danni agli organi e cancro. Anche un uso moderato di alcol porta alla compromissione della funzione motoria, ad un comportamento avventato, ad una cattiva articolazione della parola.
Dosi più elevate possono portare a vomito, perdita di coscienza e morte.
E' incredibilmente facile raggiungere un'overdose di alcol, visto che la quantità di alcool che può uccidere non è molto più alta di quella assunta durante le bevute ricreative.
Sei considerato legalmente ubriaco con una concentrazione di alcol nel sangue (
BAC) di .08 in molti paesi, mentre un tasso alcolemico di .37 può uccidere.
Una dose potenzialmente letale è equivalente a 7 bevande in un'ora per una femmina di 100 libbre o 12 bevande in un'ora per i maschi di 140 libbre.
Gli studi dimostrano che l'alcol pone un rischio più elevato per la società di molte droghe illegali.

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