
Non sono favorevole all'espianto di organi a "cuore battente" come ho già adombrato in questo stesso blog (in futuro spiegherò più approfonditamente la mia posizione), per cui non provo enorme simpatia per questo candidato. C'è anche un neo nella dua biografia che mi lascia leggermente perplesso:
"...l'allontanamento di Marino dalla direzione dell'Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad alta specializzazionee) da tutte le posizioni presso l'Upmc University di Pittsburgh, e sue sedi mondiali, nonché dal Centro Nazionale per i Trapianti Italiano è da ricercarsi tra l'altro nelle ripetute richieste di rimborso spese presentate in doppio sia all'Upmc di Pittsburgh sia alla filiale italiana. (La lettera di liquidazione dell'Upmc è stata recentemente resa di dominio pubblico da 'Il Foglio'). Il 6 settembre Marino rassegna le dimissioni."
Infine un commento politico: Eugenio Scalfari aveva proposto, una sera in "Parla con me" con la Dandini, e poi successivamente dalle colonne di "Repubblica", non come una modifica allo Statuto del PD, ma piuttosto come un patto tr

Franceschini prima e Bersani dopo accettavano, Marino no.
Eppure fino a quel momento era semre stato uno strenuo sostenitore delle primarie come strumento principale all'elezione del Segretario.
"Cambiare le regole delle primarie a metà partita - dichiarava l'ex chirurgo- ricorda più le politiche di palazzo che quelle del Pd che vorrei. La proposta secondo cui diventerà segretario del Pd chi ha ricevuto il miglior risultato alle primarie, pur non avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, è estranea all'attuale regolamento, scritto e approvato da Franceschini e Bersani".
Ripondeva Franceschini su Twitter:
"Ignazio, ma non hai sempre detto che il popolo delle primarie è sovrano? Non si chiedono i voti il 25 per fare l'ago della bilancia dopo".
Ognuno tragga le sue conclusioni.
Per quanto mi riguarda, pur non essendo iscritto, se potrò andrò a votare alle primarie.
Voterò Bersani, perchè pur essendo il più vicino a certe vecchie e grigie posizioni di gerarchie di partito, mi pare il più solido, il più quadrato, il più concreto.
Ricordo anche le sue prime coraggiose riforme alla nascita dell'ultimo governo Prodi, raro esempio di cosa dovrebbe fare chi, dopo essere stato eletto, dimentica gli interessi di parte, e governa nell'interesse dell'intero popolo.
Auguri dunque!
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