Un'oasi nel marasma

Forse non sono troppo obbiettivo, dato che, da una vita ormai (preferisco non dire quanti anni), gioco a pallavolo, ma qualche parola sull'evento del mondiale italiano la vorrei dire lo stesso.
Questo è momento storico, e nel suo piccolo anche questo blog lo testimonia, molto oscuro per il mondo e per l'Italia in specie. Nel nostro paese viviamo immersi nelle polemiche, nei vizi corruttori e corruttivi del potere, nelle difficoltà e nelle sofferenze sottaciute di tanti italiani. Anche lo sport non fa eccezione. Il pedo-sport nazionale è uno specchio dei vizi della nazione: polemiche fini a se stesse, tifo violento, corruzione, soldi, sesso, droga e chi più ne ha più ne metta.

Il tutto condito da una televisione dove lo sport è solo calcio al 90%. Sinceramente non se ne può più.
Ma c'è un'oasi in tutto questo marasma, uno sporto poco conosciuto e poco pubblicizzato dai media, uno sport ancora puro, dove girano relativamente pochi soldi, dove gli atleti si allenano duramente e le performance sono di assoluto valore, uno sport dove gli uomini in campo si abbracciano dopo ogni punto, si aiutano nella difficoltà, uno sport dove senti opinioni pacate e intelligenti, uno sport dove il tifo è appassionato e competente, ma mai violento, dove le famiglie possono andare al palazzetto senza rischiare nulla, sicure di vedere un colorato e gioioso spettacolo. Si chiama pallavolo.
Questa sera, una delle poche volte nella storia italiana, forte di un mondiale organizzato in Italia, complice una squadra che, pur non favorita, è riuscita lavorando duro e con umiltà ad arrivare alla semifinale, avremo la possibilità di vedere su rete nazionale e in prima fascia la nostra nazionale contro la più grande squadra degli ultimi 10 anni, che da ben 7 non battiamo.
Sarà un bello spettacolo, godiamocelo. Un oasi nel marasma.