"Mi spaventano ma io non ho paura".
Leone Tolstoy
Il potere (ovvero sistema di dominio economico-politico) deve rinnovarsi per rimanere efficace.
Le vecchie strutture economiche e le politiche di dominio diventano obsolete (anche a causa dello stesso processo di globalizzazione funzionale al potere per certi versi ma deleterio per altri, ad esempio la comunicazione) e il potere ha bisogno di creare nuove forme di controllo/condizionamento.
Questo è il motivo per cui questo sistema di dominio ha iniziato un processo di cambiamento per essere ancora più efficace.
Per raggiungere tale obiettivo sta usando il più sofisticato strumento di cui attualmente dispone: i mass media.
Attraverso la rappresentazione di differenti drammi di grandezza planetaria, adeguatamente diffusi e amplificati in modo massiccio e “patrocinati” dalla totalità dei governi del mondo, sta cercando di condizionare il maggior numero di abitanti del pianeta perché accettino come naturale e necessario un cambiamento che li penalizza pesantemente.
La crisi economica (disoccupazione, povertà), la crisi climatica (cambio climatico, disastri climatici), la crisi interciviltà (guerre, terrorismo), la crisi energetica (petrolio, nucleare), la crisi sociale (delinquenza, rivolte), la crisi politica (corruzione, incapacità), sono opportunamente manipolate.
Attraverso la rappresentazione di differenti drammi di grandezza planetaria, adeguatamente diffusi e amplificati in modo massiccio e “patrocinati” dalla totalità dei governi del mondo, sta cercando di condizionare il maggior numero di abitanti del pianeta perché accettino come naturale e necessario un cambiamento che li penalizza pesantemente.
La crisi economica (disoccupazione, povertà), la crisi climatica (cambio climatico, disastri climatici), la crisi interciviltà (guerre, terrorismo), la crisi energetica (petrolio, nucleare), la crisi sociale (delinquenza, rivolte), la crisi politica (corruzione, incapacità), sono opportunamente manipolate.
Personalità intellettuali, movimenti di protesta e quant'altro tramite i mass media vengono celebrati con lo scopo di portare l’umanità (o almeno l’immensa maggioranza, e questo è ciò che conta) ad una situazione limite, dove questa -impaurita e tremante- sia disposta ad accettare qualunque cosa, basta che si ponga fine all'insopportabile sensazione di stress e di tensione alla quale si vede sottomessa.
Il paradosso è che anche i movimenti come quello degli Indignados e gli anatemi dei più grandi intellettuali anti-sistema, vengono cavalcati, lasciati sfogare, approfonditi e amplificati in modo da suscitare ancora maggior paura, e in definitiva, invece di essere "anti" si trasformano in "pro" sistema.
Che cosa porta ad accettare questa paura indotta mediaticamente?
Innumerevoli cose: leggi (manovre) inique, vessazioni e ricatti sul lavoro, privazione di libertà, depauperamento dei beni e sevizi pubblici, politici demagoghi e corrotti, ingiustizie di vario genere e tipo, ecc.
Anche la cosiddetta “Governance Mondiale” piano piano sta diventando sempre più reale.
Occorre essere consapevoli di questo, e contemporaneamente rendersi conto che un vero cambiamento può essere solo lento, in quanto assolutamente legato all'individualità di ogni essere umano.
Quindi, le nostre possibilità di raggiungere una "vera" libertà continueranno ad essere le stesse di adesso per lungo tempo. La libertà deve essere intesa come una qualità interiore e non come un risultato esteriore. La libertà deve essere avulsa, scollegata dal perverso gioco del potere, non solo perché, come diceva Nietzsche, il “potere rende stupidi”, ma anche perché la libertà non può essere dipendente dal meccanismo di dominio–sottomissione che il potere mette in atto: altrimenti non si raggiungerebbe mai.
La libertà non può essere incarnata da una proposta collettiva: essa deve essere prima di tutto un'inclinazione, una decisione individuale.
I potenti, gli avidi e i dominatori non spariranno mai, dunque non spariranno mai nemmeno gli ingiusti e biechi meccanismi basati sulla paura che sono lo strumento di questa volontà, ma questo non ci impedisce di essere liberi, dato che la libertà è una decisione individuale che ha molteplici forme -tra cui la più importante, quella spirituale- e la scelta dipende di percorrerla dipende solo dal proprio sè, e da nessun altro.
La cosa più importante è la decisione, l'azione interiore, non il risultato finale.
La Paura
Una mattina mi regalarono un porcellino d’India con relativa gabbia.
Lo misi in casa e gli aprii la porta della gabbia.
La sera tornai e lo ritrovai tale e quale a come l’avevo lasciato:
dentro la gabbia, afferrato alle sbarre, atterrito dalla libertà.
Liberamente tratto da:
Che cosa porta ad accettare questa paura indotta mediaticamente?
Innumerevoli cose: leggi (manovre) inique, vessazioni e ricatti sul lavoro, privazione di libertà, depauperamento dei beni e sevizi pubblici, politici demagoghi e corrotti, ingiustizie di vario genere e tipo, ecc.
Anche la cosiddetta “Governance Mondiale” piano piano sta diventando sempre più reale.
Occorre essere consapevoli di questo, e contemporaneamente rendersi conto che un vero cambiamento può essere solo lento, in quanto assolutamente legato all'individualità di ogni essere umano.
Quindi, le nostre possibilità di raggiungere una "vera" libertà continueranno ad essere le stesse di adesso per lungo tempo. La libertà deve essere intesa come una qualità interiore e non come un risultato esteriore. La libertà deve essere avulsa, scollegata dal perverso gioco del potere, non solo perché, come diceva Nietzsche, il “potere rende stupidi”, ma anche perché la libertà non può essere dipendente dal meccanismo di dominio–sottomissione che il potere mette in atto: altrimenti non si raggiungerebbe mai.
La libertà non può essere incarnata da una proposta collettiva: essa deve essere prima di tutto un'inclinazione, una decisione individuale.
I potenti, gli avidi e i dominatori non spariranno mai, dunque non spariranno mai nemmeno gli ingiusti e biechi meccanismi basati sulla paura che sono lo strumento di questa volontà, ma questo non ci impedisce di essere liberi, dato che la libertà è una decisione individuale che ha molteplici forme -tra cui la più importante, quella spirituale- e la scelta dipende di percorrerla dipende solo dal proprio sè, e da nessun altro.
La cosa più importante è la decisione, l'azione interiore, non il risultato finale.
La Paura
Una mattina mi regalarono un porcellino d’India con relativa gabbia.
Lo misi in casa e gli aprii la porta della gabbia.
La sera tornai e lo ritrovai tale e quale a come l’avevo lasciato:
dentro la gabbia, afferrato alle sbarre, atterrito dalla libertà.
Liberamente tratto da:
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